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"Ogni maestro di pittura crea un'atmosfera particolare nei suoi quadri: l'atmosfera di Beato Angelico, quella di Botticelli, di Tiziano, del Greco, di Velàzquez, di Goya, di Solana. Non è una forma letteraria che va ad aggiungersi alla pittura, bensì qualcosa che scaturisce dalla superstizione dei colori, da quella tecnica che non s'impara nelle accademie e che dà luogo all'atmosfera come fosse una conseguenza spontanea. L'atmosfera del Greco odora d'umidità, di locali chiusi, di suffumigi in stanze con moribondi, di pazzia collettiva delle rinunce, di morte d'amore, di focolari pestilenti di crudeltà, di aspro timor di Dio, un timor di Dio tremendo come lo stare anni in attesa dell'esecuzione senza che il boia si decida a giungere."